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L’escursione al Colle Barma, tra Valle d’Aosta e Piemonte, era in to do list da tempo e finalmente è arrivato anche il suo turno. Per me è stato un trekking di test post-operazione al ginocchio e non avendo recuperato al 100% il famoso “passo sicuro” ho optato per l’itinerario più semplice da Pillaz (Fontainemore, Valle d’Aosta) anziché da Oropa (Biella, Piemonte). È stato un po’ strano, essendo biellese, prendere la macchina e andare in Valle d’Aosta per poi camminare verso casa, ma sono contenta di questa scelta (nell’articolo racconto perché).
Ora basta perdersi in chiacchere, qui sotto c’è la mappa del percorso e qualche info sulle tempistiche, dislivello e km.

Località di partenza dell'itinerario Partenza: Pillaz
– 1216 m
Località di arrivoArrivo: Colle Barma
– 2257 m
Tempo di percorrenza dell'itinerarioDurata totale: 6h
Ascesa totale del sentieroAscesa: 980 m
Distanza totale del sentieroDistanza totale: 14 km


Percorso

Dopo aver lasciato la macchina a Pillaz, a bordo strada, ci siamo incamminati su una strada bianca (a tratti asfaltata) che parte con una leggera pendenza per poi salire sempre più decisa fino al Lago Vargno. Questo è un po’ il tratto di riscaldamento e poterlo fare su una salita senza alcuna difficoltà tecnica è un bel modo di iniziare se si è poco allenati con il fiato (parliamo di circa 40 minuti).
Una volta arrivati al Lago Vargno inizia il sentiero vero e proprio su fondo terroso-erboso e saliamo all’ombra degli alberi. Dopo mezz’oretta circa di salita si dirada la vegetazione, che lascia spazio a qualche pietra. Qui si incontrano alcuni tratti di mulattiera ma ogni masso è incastrato alla perfezione, tanto che sembra quasi di camminare su una passerella. Grazie alla cura del sentiero aumenta l’accessibilità rendendo questo percorso privo di difficoltà tecniche. Questa è la ragione per cui ho scelto di salire dal lato valdostano fondamentalmente, perché é più semplice a differenza del versante biellese.



Nell’ultimo tratto prima del Rifugio e del Lago Barma si cammina in piano alternato alla discesa, questo ti fa arrivare senza fiatone.
Ci siamo fermati qui a pranzare con vista lago e poi abbiamo deciso di salire ancora al Colle della Barma prima di rientrare. Si arriva su in 30-40 minuti circa e la salita è bella ripida, ma ne vale la pena. La pace che c’è quassù è rigenerante, così come il panorama. Naturalmente quando siamo arrivati abbiamo potuto ammirare il lato valdostano con cielo terso mentre quello biellese era immerso nelle nuvole (come sempre d’altronde).
Ora si rientra, tornando giù da dove siamo saliti.

Stagionalità

Noi ci siamo tenuti questa escursione stupenda al Colle Barma per l’estate, ma durante l’inverno scorso abbiamo ciaspolato fino al Lago Vargno senza problemi, anche perché la strada è larga e poco ripida essendo composta da più tornanti.

Calzature

Inizialmente ero indecisa tra scarpe da trekking basse o pedule alte, alla fine loro hanno scelto per me visto che le mie scarpe basse mi hanno abbandonata; ma a parte questo inutile dettaglio posso dire che sarebbero andate benissimo se avessero avuto ancora una suola affidabile. Non ci sono tratti particolarmente difficoltosi o troppo ripidi tali da richiedere il supporto di una pedula alta.
Naturalmente, se decidete di andare nel periodo invernale il discorso cambia: serve uno scarpone alto per evitare storte scivolando sulla neve o sul ghiaccio ed eventualmente ramponcini o ciaspole.

Fonti d’acqua

Consiglio di partire con l’acqua necessaria perché non si incontrano fontane lungo il percorso. Se trovate il rifugio aperto però potete chiedere di farvi riempire la borraccia come abbiamo fatto noi.

Difficoltà

Il percorso è semplice e, se fatto con calma, può essere adatto anche a chi è meno allenato. Per arrivare alla prima tappa, il Lago Vargno, si cammina su una strada gippabile molto ampia e non troppo ripida. Proseguendo poi dal lago verso il Rifugio Barma aumenta leggermente la difficoltà perché si cammina su un vero e proprio sentiero escursionistico: un po’ di fondo erboso-terroso, un po’ di mulattiera.
L’intero tratto, quello dal Rifugio Barma al Colle, è un po’ più complicato rispetto agli altri, ma solo perché aumenta la pendenza, per il resto stiamo parlando di un sentiero sassoso ma molto ben tenuto.

Rifugio Barma

Questo Rifugio è un vero e proprio gioiellino immerso nella vallata, veramente bello e curato. Se volete qualche informazione in più date un’occhiata al sito ufficiale del Rifugio Barma.

Accessibilità

Dopo essermi operata e aver passato letteralmente tutta l’estate tra letto e stampelle non posso fare a meno di notare anche l’aspetto dell’accessibilità perché sì, è possibile andare in montagna anche per chi ha le stampelle o sedia a rotelle.
Quando ho scritto l’articolo sui laghi più belli che si possono raggiungere in macchina non avevo pensato al Lago Vargno ma bisognerebbe aggiungerlo. Esiste infatti un servizio di navetta a sei posti autorizzata al trasporto da Fontainemore al Lago Vargno durante i mesi estivi. Per saperne di più potete visitare il sito lovevda.it
Anche questa escursione in Valle d’Aosta è finita, torneremo presto per raccontare nuovi percorsi.

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