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Trekking all’Oasi Zegna: il Sentiero dei Faggi

Non so se si nota dagli ultimi articoli pubblicati sul blog, ma ultimamente stiamo davvero riscoprendo i percorsi trekking dell’Oasi Zegna, nel biellese. È vicino a casa e pieno di sentieri da esplorare, dai più semplici come ad esempio quello che dal Bocchetto Sessera porta al all’Alpe Moncerchio, a quelli più impegnativi come il Giro del Bonom, ai meno frequentati come quello che stiamo per descrivere: il Giro dei Faggi. Originariamente questo trekking è stato pensato come “Sentiero dei Faggi”, ma ci siamo presi la libertà di rinominarlo in “Giro dei Faggi”. Se non vi piace fare dietrofront quando raggiungete la vostra tappa e preferite i giri ad anello questo articolo potrebbe fare al caso vostro!

8,7 Km

distanza totale

766 m

dislivello positivo

4,5 ore

tempo totale

Segui il percorso

Consulta la mappa comodamente su Google Maps.

Il percorso

La maggior parte dei giri dell’Oasi Zegna parte dal Bocchetto Sessera, ma non questo. Siamo a Forgnengo, il che significa che sarà ancora più facile trovare parcheggio (cosa non affatto scontata nel weekend). Noi abbiamo lasciato la macchina in una rientranza a bordo strada, ma nel paesino c’è qualche parcheggio.
Seguendo il punto di partenza che trovate sulla mappa qui sopra vi troverete davanti ai primi gradini di pietra che inaugurano questo trekking (devo dire inizialmente molto ben segnalati). Dopo qualche minuto di cammino abbandoniamo Forgnengo per addentrarci nel bosco di Faggi e proseguire in una regolare salita non esageratamente ripida. Il bosco inizia poi a diradarsi e lascia spazio all’immensa vista sulla Vallata, inutile dire che è uno spettacolo per gli occhi e lo spirito. Continuiamo a salire e arriviamo presso Teggie del Campo, dove troviamo un gruppo di vecchie casette in pietra. In lontananza vediamo la Pera Forà e la Cima del Bonom che abbiamo visitato l’anno scorso.

C’è silenzio, solo la natura e noi. Non ce la sentiamo di tornare indietro dallo stesso sentiero, perché alzando lo sguardo vediamo che potremmo proseguire e forse scendere al punto di partenza con un anello. Da dove siamo ora il sentiero non è segnato però e per imboccarlo facciamo qualche tratto un po’ antipatico sull’erba scivolosa e arbusti secchi camminando in contropendenza, ma fattibilissimo e alla fine ci ricongiungiamo con il sentiero segnato e continuiamo la discesa.

Dopo poco entriamo nel bosco e ci ritroviamo a camminare su un tappeto di foglie talmente spesso da non vedersi i piedi e infine arriviamo nel paesino di Piaro, poco sopra Forgnengo a cui ci ricongiungiamo seguendo un breve tratto di strada asfaltata.

I nostri consigli




Anche questo trekking è finito. Come sempre per informazioni aggiuntive scriveteci qui, saremo felici di rispondervi!