Inauguriamo così la sezione “Austria” sul nostro blog Let’s Mountain, con un’escursione da Zwieslestein a Gaislacher See, che lascia senza fiato in tutti i sensi ma che merita davvero di essere percorsa per i suoi panorami unici. Ci troviamo nel Sud dell’Austria, in Tirolo, più precisamente nella valle Öztal sotto al comune di Sölden. Come sempre qui sotto riportiamo qualche informazione chiave sull’itinerario come durata e dislivello, oltre alla mappa. Se invece volete conoscere tutti i dettagli di questo meraviglioso trekking continuate a leggere.
11 Km
distanza totale
970 m
dislivello positivo
4 ore
tempo totale
Segui il percorso
Consulta la mappa comodamente su Google Maps.
Il percorso
Stavamo cercando un trekking panoramico, con tappa lago (naturalmente), che ci tenesse occupati per tutta la giornata. Beh, eccolo qui, raggiungere il Gaislacher See da Zwieslestein si è rivelata una scelta particolarmente azzeccata (ora basta con gli auto complimenti). Mentre eravamo lì ci siamo resi conti che la maggior parte dei visitatori ha fatto un giro diverso, che prevedeva partenza da Sölden e salita con la funivia fino a Gaislachkogel (cima Gaislach) per visitare lo 007 Elements, il museo dedicato ai film di James Bond, il famosissimo agente 007. Dopodiché si percorreva tutto il sentiero in discesa toccando il lago di Gaislach e tornando poi al punto di partenza con un bellissimo giro ad anello.
Ci sarebbe piaciuta anche questa opzione, ma da amanti della salita abbiamo deciso di partire dal paesino di Zwieslestein in mezzo al bosco e goderci la calma e la tranquillità di questo posto senza prendere la funivia da Sölden.
Abbiamo lasciato la macchina poco prima di una sbarra che limita il traffico, non c’è un parcheggio, semplicemente l’abbiamo lasciata a bordo strada nel punto indicato dalla mappa. Da lì si inizia a camminare nella pineta su una strada bianca ghiaiosa molto larga e comoda che porta verso il rifugio Goldegg (Goldegg Alm)a 1903 m. di altitudine. Dopo questa prima salita il sentiero si dirama, qui crederemo di avere diverse opzioni di percorso, ma in realtà è meglio seguire la nostra traccia e non camminare sul trail perché sì, c’è anche un trail mtb con bikers che si divertono a sfrecciare in discesa e, dove si può, è consigliabile camminare sul sentiero dedicato agli hikers. Vi anticipo già che in alcuni tratti più avanti il sentiero è segnalato come “shared”, in condivisione tra bikers e hikers; qui basta fare attenzione e cercare di non sostare troppo a lungo in questo tratto. Saliamo quindi velocemente fino ad uscire dal bosco e trovarci immersi in un pratone molto ampio con la vallata davanti agli occhi. Tra capire quale sentiero scegliere e dove andare ci siamo già fatti i primi 500 m. di dislivello in ascesa.

Sentiero verso Gaislacher See

Richi e il panorama

Una delle tante salite verso la meta

Richi e Roby verso Gaislacher See
Ora affronteremo un lungo tratto in falsopiano che ci aiuterà a riprendere fiato prima di avvistare il colle che fa da conca al Lago. Questa sarà la nostra ultima salita impegnativa, fatta di tornanti con fondo principalmente terroso. Ci avvicineremo anche a una piccola cascata che ci darà una buona scusa per fermarci a riposare qualche secondo prima di arrivare. Ancora qualche passo ed eccoci, finalmente abbiamo raggiunto la nostra meta: il Gaislacher See.

Rover che ammira il lago

Gaislacher See
Dopo aver recuperato fiato e forze torniamo poi indietro dalla stessa strada percorsa all’andata.
I nostri consigli
Opzioni di percorso
Volendo, dopo il lago si potrebbe proseguire e andare a vedere anche la cima (Gaislachkogel) in cui si trova anche lo 007 Elements, un museo dedicato all’agente 007. Per questa opzione è consigliabile partire a camminare considerando una tempistica maggiore rispetto a quella indicata da noi. Saranno circa 300 m di ascesa in quasi 1 km. di percorso. In pieno Agosto era presente la neve, si raggiungono infatti i 3.000 metri di altitutine.
Difficoltà
Partiamo dal dire che il dislivello è abbastanza impegnativo (980 m. in salita), ma soprattutto che è distribuito in pochi km e questo rende la salita molto più faticosa. All’inizio quando si percorre la strada bianca tanto quanto, ma sui tornanti finali abbiamo iniziato a sentire davvero la stanchezza. Naturalmente questo dipende dal grado di allenamento dell’escursionista, noi siamo abbastanza abituati a questo tipo di percorso (ovvero, ogni settimana affrontiamo escursioni da circa 900 m di ascesa). Regolatevi in base alle vostre sensazioni ed esperienze.
Passando invece alla difficoltà del sentiero in sé, non ci troviamo davanti a nulla di complesso. Consiglio solo di prestare attenzione nel tratto in falsopiano a metà percorso perché il sentiero si fa un po’ stretto.
Fonti d’acqua
Se vi fidate della cascatina (verso la fine del percorso all’andata) potete ricaricare la borraccia lì, altrimenti partite preparati perché non ci sono altre fonti d’acqua. Noi l’abbiamo bevuta e possiamo dire (da degustatori di acqua montana) che era buona.
Calzature
Scarpe basse da trekking o alte e ben strutturate, queste sono le calzature consigliate. Nelle tratte vicine al Lago la pendenza aumenta e ci sono sassi lungo il percorso, qui sarebbe bello evitarsi le classiche storte. Non adatte le scarpe da ginnastica o da running morbide e leggere.

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