Anche voi amate fare escursioni nel Parco del Gran Paradiso, magari accompagnati dai vostri amici a 4 zampe? Dovete sapere che ci sono alcune norme da seguire prima di avventurarvi con i vostri cani nel tanto amato Parco del Gran Paradiso. Ma prima di tutto occorre conoscere qualcosa in più sulle origini di questa bellissima area.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso, a cavallo tra la Valle d’Aosta e il Piemonte, con i suoi 710 km² di estensione è uno dei parchi naturali più antichi d’Italia. Lo Stato Italiano l’ha dichiarato area protetta negli anni Venti e tutt’oggi è vivo l’impegno nella salvaguardia della fauna e flora locali. Proprio per tutelare la biodiversità e garantire la conservazione di questo importante patrimonio sono state istituite alcune norme che tutti i viaggiatori sono tenuti ad osservare.
- Non lasciare immondizia sui sentieri
In un parco naturale è più che normale non incontrare cestini, è quindi consigliabile portare con sé una busta in cui raccogliere gli scarti da riportare a valle senza inquinare il Parco.
- Campeggi e fuochi solo nelle aree attrezzate
Sempre al fine di non mettere a rischio l’ecosistema locale, non è possibile campeggiare o accendere fuochi in qualsiasi zona del Parco, ma solo nelle aree attrezzate.
- Non interagire con la fauna locale
Una delle regole del Parco è di non disturbare gli animali selvatici che ci vivono interagendo con loro, spaventandoli o dandogli da mangiare. - Niente parapendio
Tra le norme da rispettare all’interno di quest’area protetta c’è anche il divieto di volare in parapendio. Questo perché, spiega il Dr. Achaz von Hardenberg a nome del Centro Studi Fauna Alpina Parco Nazionale Gran Paradiso, l’attività del parapendio disturba e mette in fuga alcuni animali, in particolare camosci e stambecchi. Spaventarli a tal punto può aumentare il rischio che si feriscano e che il dispendio eccessivo di energie li porti al dimagrimento e che riduca la loro capacità riproduttiva. - Introdurre il cane nel Parco? Meglio di no
Il regolamento ufficiale del Parco Nazionale del Gran Paradiso non incoraggia i trekkers a introdurre cani in questa zona; seppur tenuti al guinzaglio potrebbero scappare e causare danni alla fauna selvatica. Come? Introducendo, anche se vaccinati, malattie fatali che possono causare anche la morte o, nel caso del cimurro, addirittura l’estinzione di alcune specie; attaccando e ferendo gli animali selvatici o inseguendoli e causando loro stress.
C’è però uno spiraglio di speranza per chi viaggia accompagnato dai propri amici quadrupedi: nelle zone di fondovalle e alcuni sentieri (scarica qui il pdf ufficiale con tutti gli itinerari) sono percorribili anche dai cani nel periodo compreso tra il 15 luglio e il 15 settembre. In questi mesi dovrebbe essere infatti meno probabile il contatto diretto tra cane e abitante selvatico del Parco.
Cari trekkers, il nostro consiglio è questo: prima di accedere al Parco del Gran Paradiso, soprattutto con i vostri cani, assicuratevi di rispettare tutte le norme in vigore per evitare di prendere multe, tenete sempre i vostri amici quadrupedi al guinzaglio e come sempre rispettate il sentiero!