fbpx
ponte tibetano claviere

Tutto ciò che devi sapere sul Ponte Tibetano di Claviere e la sua ferrata

Oggi vi voglio raccontare della mia prima volta al Ponte Tibetano di Claviere con il tratto di ferrata. Prima di partire ho recuperato moltissime informazioni utili dal sito ufficiale, ma sono rimasta con qualche dubbio che ho soddisfatto solo una volta terminata questa indimenticabile esperienza.

Che dire? Se non avete paura delle altezze e volete provare qualcosa di diverso dal solito, il Ponte Tibetano di Claviere può rivelarsi un’ottima scelta. Per viverla al meglio è bene partire preparati e ben coscienti del percorso che si andrà a fare. Vediamo insieme i dettagli.

Il percorso

L’attività si svolge nel cuore di Claviere e comprende in totale 3 ponti tibetani, che, insieme, coprono una lunghezza di oltre 500 m. a diverse altezze, la più alta dovrebbe arrivare a ben 90 m. da terra. Per raggiungere il primo ponte si percorre un breve sentiero in discesa, molto ripida e sassosa, in circa 10 minuti. Dopo aver attraversato il primi due ponti si può scegliere se raggiungere il terzo tramite un sentiero escursionistico o una via ferrata (non c’è una differenza di prezzo, ma va comunicato alla cassa così che vengano poi fornite le attrezzature e la preparazione specifiche). Se scegliete di fare la ferrata, prima di raggiungere il terzo ponte passerete da un piccolo bunker scavato nella roccia. Potrete vedere l’eremo del torrente di San Gervasio da una prospettiva d’eccezione.

Preparazione

Dopo aver pagato il biglietto, 15 euro per gli adulti, viene fornita l’attrezzatura costituita da un caschetto regolabile alla base e un’imbragatura con i moschettoni, per indossare quest’ultima ci sono sempre gli addetti pronti ad aiutare. Dopo qualche minuto in cui viene spiegato come comportarsi durante il percorso, come usare i moschettoni e modificare la lunghezza della corda per i tratti di ferrata, siamo pronti per partire. Quello che avrei voluto sapere prima era che se hai una Go Pro puoi richiedere un casco con  l’apposito attacco per poterla utilizzare in sicurezza, senza aver paura di farla cadere.

Calzature

Ho visto tantissime persone con sneakers dalla suola piatta fare una tremenda fatica già solo per scendere all’inizio del ponte.  Un consiglio: delle scarpe da trekking con una bella suola e una struttura leggera sono l’ideale per avere il giusto grip, senza l’ingombro che darebbe uno scarpone alto e più rigido; ma se non ce le avete potete optare per un paio di scarpe da ginnastica, sempre badando che la suola non sia piatta: è  importante per evitare di scivolare.

Difficoltà

Non avendo mai affrontato una ferrata mi sono chiesta più volte se sarebbe stato fattibile per me, non essendo una persona muscolosa e non essendo abituata a quel tipo di sforzo fisico. Il ragazzo che mi ha imbragata mi ha detto: ” All’inizio fa un po’ paura, bisogna essere determinati e avere voglia di farlo, se c’è la convinzione ce la fai“. Devo dire che nel mio caso è andata proprio così, per questo vi riporto le sue parole, che per me si sono rivelate un ottimo consiglio. Certo, oltre alla convinzione aiuta molto essere più alti di 1.60 m. ed essere in grado di sorreggersi, anche solo per pochi secondi, con la sola forza delle braccia (in diversi punti mi sono affidata a loro per proseguire).

Condizioni meteo

Se il tempo dovesse volgere al brutto il ponte viene chiuso, ma nel caso dovesse fare qualche goccia di pioggia mentre affrontate il percorso, come è successo a noi, non perdetevi d’animo. Tenete solo in conto che la fune nera a cui ci si tiene durante il tratto di ferrata, bagnandosi, diventa abbastanza scivolosa così come la roccia in alcuni punti; per questo è importante avere delle buone scarpe e tenersi con forza.

Tempi di attesa

Possono accedere al percorso fino a 100 persone per volta. Durante l’orario che va dalle 11 alle 13 c’è solitamente maggiore affluenza, ma basta presentarsi alla cassa e prenotare l’orario in cui tornare per fare il biglietto e partire con l’itinerario. Non è invece possibile chiamare in anticipo per prenotarsi, a meno che il gruppo non sia composto da più di 10 persone.
Nei mesi estivi la struttura è aperta tutti i giorni, mentre durante gli altri periodi dell’anno la troviamo aperto durante il week end.

Detto questo, è stata davvero un’esperienza divertente e la rifarei volentieri…magari senza pioggia.


Sperando che questo Outdoor Tip possa essere utile a persone che come me volevano sapere qualcosa in più sul Ponte Tibetano di Claviere, vi lascio al prossimo articolo! Per qualsiasi informazione o suggerimento scriveteci qui, su Facebook o Instagram.