Buongiorno a tutti cari trekkers, oggi vi porto sulla cresta del monte Camino, precisamente siamo sulle Alpi Biellesi a quota 2360 m slm.
Ci eravamo quasi dimenticati di parlarvi di questo immancabile trekking che da Oropa vi porta su in cima al Camino, dove oltre ad una vista a 360° sulle Alpi circostanti d’estate vi aspetta anche un magnifico rifugio: la “Capanna Renata”. Seguite come sempre la mappa qui sotto e non resterete delusi.

Rifugio Capanna Renata

Sentiero di salita verso l’ex rifugio Savoia

Vista verso sud con il Rifugio Rosazza da protagonista

Via innevata verso il monte Camino
13,5 Km
distanza totale
1147 m
dislivello positivo
5 ore
tempo totale
Segui il percorso
Consulta la mappa comodamente su Google Maps.
Il percorso
Partiamo dal principio. Scegliete una giornata con cielo terso se riuscite a trovarla da queste parti, equipaggiate il vostro zaino con una t- shirt traspirante di ricambio e preparatevi a sudare se scegliete il periodo estivo. Se invece avete fiato e gambe da vendere e preferite l’ascensione invernale, armatevi di racchette, ciaspole o ramponi (in base al fondo). Si comincia!
La partenza ha due principali punti di attacco, dal piazzale funivie seguendo per la Busancana o dal sentiero estivo (che noi preferiamo); in ogni caso salirete in totale 1200 D+ prima dell’arrivo. La prima salita vi porterà fino al vecchio rifugio Savoia molto vicino al Lago del Mucrone. Ed è qui che si conclude la prima tappa del percorso che si porta via più della metà del dislivello totale.
È molto semplice imboccare il sentiero per il Monte Camino, parte proprio dietro al rifugio Savoia, quasi sotto la Gabbiovia, come piace chiamarla a noi. È un classico sentiero alpino per la maggior parte della sua percorrenza quindi da percorrere in fila, e solo in un paio di punti ci sarà un tratto più largo con meno pendenza per recuperare il fiato. Non dimenticatevi di godervi il panorama che salendo si apre sempre di più alle vostre spalle. Guardando davanti a voi, in alto inizierete a notare la Capanna Renata, proprio sulla sommità di un pratone verde o bianco a seconda della stagione, quella, e la vostra destinazione. Seguite il sentiero e non mollate.

Vista dalla cima del Monte Camino

Vista verso il versante valdostano

Una preghierina di vetta

La vecchia gabbiovia
Bene ragazzi, ho detto tutto! Come sempre chiunque voglia aggiungere qualche dettaglio può commentare l’articolo o scriverci in direct su Instagram. Alla prossima escursione!
I nostri consigli
Difficoltà
L’escursione di cui vi abbiamo parlato è sicuramente di livello medio, ossia richiede un buon livello di allenamento e quindi una buona gamba abbinata ad un passo sicuro, pur non avendo particolari passaggi difficili, né punti esposti. Attenzione invece al bollettino neve se la si affronta d’inverno, dato che è una zona dove spesso si staccano slavine che scendono verso valle, quindi in questo caso il trekking al Monte Camino diventa più pesante grazie alla nostra amica neve che rallenta il passo specialmente nell’ultimo tratto.
Fonti d’acqua
Una borraccia a persona è più che sufficiente per questa magnifica escursione al Monte Camino, dato che troverete un bar alla fine della prima salita proprio dove arriva la funivia. E troverete anche da bere e mangiare una volta giunti al rifugio Capanna Renata (solo d’estate, e se volete mangiare dovete prenotare). Invece d’inverno è possibile che nessuno dei due punti ristoro sopra descritti sia aperto, quindi caricatevi un paio di borracce a testa.
Calzature
Molto semplice scegliere: nel periodo estivo scarpa bassa da trekking o trail running, l’importante è che sia leggera ma strutturata, mentre d’inverno il tipico scarponcino sopra la caviglia ovviamente in goretex per evitare di bagnarsi i piedi e rimanere al freddo.

CONTATTACI
Manca qualche info? Contattaci per farcelo sapere.
GUARDATI INTORNO