Lo devo ammettere, siamo stati tante volte al Rifugio Madonna della Neve, ma non siamo mai partiti da Rosazza. Nonostante non siamo persone abitudinarie abbiamo sempre preferito salire quassù iniziando la nostra escursione da Piedicavallo, un luogo strategico soprattutto quando si è indecisi sulla tipologia di attività fisica che si vuole svolgere, in quanto da qui partono trekking di diverse difficoltà e durata. In realtà, anche da Rosazza si possono intraprendere molti sentieri, dai più impegnativi come quello che porta al Colle Gramaglia, a quelli intermedi come quello di cui parliamo oggi: il sentiero per il Rifugio Madonna della Neve.




![]() | Partenza: Rosazza (BI) – 890 m |
![]() | Arrivo: Rifugio Madonna della Neve – 1470 m |
![]() | Durata totale: 2 h |
![]() | Ascesa: 615 m |
![]() | Distanza totale: 6,24 km |
Il Percorso
Lasciamo la macchina in uno dei parcheggi bianchi lungo la strada asfaltata (il punto esatto si può vedere nella mappa qui sopra) e ci prepariamo alla nostra escursione. Già da qui la vista sulle montagne è stupenda tanto quanto il tipico paesino di Rosazza con le sue rocce e torrette storiche. Ci incamminiamo verso il bosco e da qui inizia subito una salita moderata nel bosco su un fondo di terra, rocce e foglie (le foglie ci sono sempre, a prescindere dalla stagione, e saranno una costante in questo trekking). Dopo un’oretta/un’oretta e mezza di camminata tra una salita e l’altra, usciamo dal bosco e finalmente si apre la visuale sulle montagne circostanti. Quest’ultimo tratto è pianeggiante e ci porta direttamente al Rifugio Madonna della Neve in cima alle Selle di Rosazza, da cui si gode di una vista magnifica su entrambi i versanti.
Al ritorno scendiamo con la direttissima in modo da concludere il nostro giro ad anello percorrendo un sentiero diverso rispetto all’andata. Questo sentiero è decisamente più ripido e pieno di foglie più scivolose del sapone, ma sicuramente più diretto per un ritorno rapido e indolore.
Tips
Stagionalità
Siamo in inverno ma della neve nessuna traccia, anzi, fa talmente caldo che riusciamo a intravedere addirittura qualche picchio tra gli alberi. Possiamo dire che quest’escursione sia percorribile sia in estate che durante l’inverno, basta come sempre avere l’attrezzatura giusta. Aggiungo solo una cosa: a prescindere dalla stagione nel 90% dei casi ci sarà vento. Non siamo mai saliti quassù senza che ci fosse vento e ogni volta mi sono dimenticata un buff o una fascia per coprire le orecchie, forse scriverlo aiuterà qualcun altro a non fare il mio stesso errore.
Fonti d’acqua
Esattamente davanti a dove abbiamo parcheggiato, incastrata tra una casa e l’altra lungo la strada asfaltata che porta al sentiero, c’è una fontana d’acqua potabile. Lungo il percorso non troverete invece nessuna fonte d’acqua, ma in caso di bisogno si può sempre contare sul Rifugio Madonna della Neve (occhio però che è aperto soltanto in estate).
Difficoltà
Il percorso non presenta tratti esposti, si cammina quasi sempre nel sottobosco su un sentiero che si allarga e restringe, ma non è mai a strapiombo per intenderci. L’unica difficoltà, se così vogliamo chiamarla, può essere la ripidità del sentiero di ritorno; in alcuni tratti c’è un po’ di pendenza che può diventare fastidiosa alla lunga, ma dall’altro lato questo esercizio potrebbe valere come una sessione di squot in palestra.
E anche questo trekking è finito. Se andrete alla Madonna della Neve passando da Rosazza e vorrete farci sapere cosa ne pensate del percorso, aggiungere note o consigli, scriveteci qui. Saremo felici di migliorare questa descrizione per aiutare altri trekkers!