Siamo felici di inaugurare la sezione di trekking in Veneto con questa bellissima escursione in provincia di Belluno da Passo Giau al Rifugio Nuvolau.
Si tratta di un’escursione semplice e adatta anche ai meno allenati. In soli 400 mt di salita si raggiungono ben 2 rifugi (prima del Nuvolau si incontra infatti il rifugio Averau) e si può godere di una vista letteralmente a 360° sulle Dolomiti, non sapevamo più dove guardare da quanto era bello il panorama.
![]() | Partenza: Passo Giau (BL) – 2217 m |
![]() | Arrivo: Rifugio Nuvolau – 2544 m |
![]() | Durata totale: 3 h |
![]() | Ascesa: 400 m |
![]() | Distanza totale: 7 km |
Il percorso
Come sempre lasciamo qualche informazione sul percorso. Superato il rifugio Fedare abbiamo proseguito fino alla sommità del Passo Giau, dove abbiamo lasciato la macchina. Il percorso parte con la Ra Gusela e il gruppo Nuvolau come sfondo, una tipologia di montagna a cui noi non siamo abituati ed è stato difficile distogliere lo sguardo per controllare dove mettevamo i piedi. Tutto il percorso si sviluppa su un terreno sassoso, la prima parte è un falso piano e tra discesa e qualche salitina si raggiunge un bivio; non c’è possibilità di sbagliare, entrambe le direzioni portano al rifugio Averau: proseguendo dritti si percorre un sentiero largo e con tornanti per facilitare la salita, scegliendo invece l’opzione più a destra, quella più breve, si va incontro a una salita con la S maiuscola, in alcuni punti ci si deve quasi arrampicare per intenderci (sconsigliamo di farlo in discesa). Noi abbiamo scelto la salita cattiva all’andata quando eravamo ancora belli freschi e la salita più tranquilla al ritorno, quindi nelle mappe qui sopra le troverete entrambe.
Dopo la prima salita raggiungiamo il rifugio Averau e andiamo avanti verso il Nuvolau. Ogni scorcio tra l’Averau e il Nuvolau meriterebbe una foto, ma ormai manca poco e non vediamo l’ora di raggiungere la destinazione. Su questo tratto non c’è un vero e proprio sentiero, si passa sulla roccia e si sale finché non si arriva sulla sommità del monte Nuvolau.








Tips
Esposizione
Siamo venuti al Rifugio Nuvolau in piena estate, ad Agosto per l’esattezza, e ringraziamo che la giornata fosse nuvolosa perché altrimenti avremmo avuto il sole che picchiava sulla testa per tutto il tempo.
Calzature
Essendo una zona turistica frequentata abbiamo visto diversi escursionisti mentre salivamo. Molti con ai piedi sneakers di ogni tipo, tutti accomunati da suola piatta e senza ammortizzazione. Vorremmo dire solo una cosa in merito: in montagna non si scherza, avere l’attrezzatura adatta è indispensabile. Il terreno sassoso e la discesa ripida ci hanno fatti scivolare un po’, ma basta una scarpa da trekking anche bassa per l’estate con un buon grip per avere un passo più sicuro.
Difficoltà
Come dicevamo all’inizio, l’escursione è semplice e abbastanza breve, adatta anche ai meno allenati. Si incontrano in totale due salite lungo il percorso, mentre per il resto del tempo si tratta per lo più di un falsopiano. Alcuni punti sono abbastanza ripidi ed avendo un fondo sassoso è facile scivolare, ma niente paura, basta camminare leggermente in diagonale e non tenere quindi i piedi perpendicolari rispetto alla pendenza.
Fonti d’acqua
Nemmeno nel deserto del Sahara c’era così poca acqua. A parte gli scherzi, partite con le borracce piene perché non si incontrano fontane. C’è da dire che a secco non si rimane se sono aperti i rifugi della zona. Vicino all’Averau e Nuvolau si trovano anche il Cinque Torri e il rifugio Scoiattolo.
Speriamo che questo itinerario sia utile ad altri trekkers come noi!
Grazie x la segnalazione e le esaurienti informazioni
Grazie a lei per aver letto il nostro articolo 😉 buon trekking