I Laghi del Covolo sono stati l’ultima meta del nostro viaggio in Trentino. Per assicurarci di vedere almeno un lago abbiamo deciso di cambiare valle, e così dalla Val Venosta siamo finiti a fare un escursione in Val d’Ultimo, più precisamente a Santa Gertude (BZ).
Non essendo esattamente pratici della zona, dobbiamo ammettere che quest’ultimo itinerario lo abbiamo scelto un po’ per caso, spinti forse dalla nostra passione per i laghi; ma in fin dei conti siamo stati fortunati: oggi portiamo con noi un ricordo stupendo, la gioia di aver raggiunto una cima e la soddisfazione di non esserci persi.
Per chi volesse prendere spunto dal nostro itinerario, ecco tutte le informazioni utili su tempistiche, distanza, dislivello e la solita mappa gps consultabile da Google Maps.
![]() | Partenza: Santa Gertrude (BZ)-1500 m |
![]() | Arrivo: Punta Muttergrub- 2700 m |
![]() | Durata tot: 6 h |
![]() | Ascesa: 1200 m |
![]() | Distanza tot: 16,8 km |
Il Percorso
Come al solito spendiamo qualche parola sulla tipologia di percorso e sulla conformità del terreno.
È possibile imboccare l’inizio del sentiero da una strada asfaltata. Sin da subito si parte con una salita non troppo dolce su fondo terroso e pian piano ci si addentra nel bosco; fin qui niente da dire se non “occhio alle radici!”. Una volta attraversato il boschetto si prosegue sul prato fino a raggiungere una strada gippabile; pochi metri più su incontriamo un rifugio, ma noi continuiamo la salita sul prato e raggiungiamo in breve tempo il primo dei due Laghi del Covolo.
Già da qui la vista è stupenda e ad ogni passo si scorgono nuovi dettagli e nuove cime incredibili.
Per chi vuole fare il tour completo basta seguire il sentiero che costeggia il lago per raggiungere il secondo, posto in una conca sull’altro versante della valle. Per ammirare entrambi i laghi è necessario però salire un po’ più in alto, in modo da potersi affacciare contemporaneamente da i due versanti dell’altura: è così che abbiamo deciso di salire su punta Muttergrub.
Questo tratto finale è durato circa un’ora e mezza ed è stato sicuramente quello più faticoso, non solo per la stanchezza fisica, ma soprattutto perché si cammina in cresta solo su rocce, senza la traccia di un vero e proprio sentiero. Nonostante tutto, una volta arrivati in cima, per noi la sensazione è stata unica e, ancora oggi, semplicemente indescrivibile.
Tips
Difficoltà
Nella sua interezza si tratta di un percorso più adatto a chi è già allenato, soprattutto per la parte finale. Se invece consideriamo l’itinerario fino al primo lago o al rifugio sottostante, potrebbe essere indicato per tutti coloro che hanno intenzione di passare una giornata all’aria aperta, facendo una passeggiata non troppo impegnativa.
Calzature consigliate
Anche durante l’estate consigliamo di indossare un paio di scarponcini da montagna alti e ben strutturati, in grado di accompagnare la caviglia durante la salita e di proteggerla adeguatamente nei tratti in discesa. Inoltre, dal secondo lago alla cima Muttergrub l’itinerario è caratterizzato da sassi e rocce spesso instabili, meglio non rischiare fastidiose storte.
Stagionalità
Noi siamo venuti qui d’estate, ad Agosto, e abbiamo avuto la fortuna di trovare una giornata per lo più soleggiata. Probabilmente è questa la condizione ideale per affrontare questo itinerario.
Fonti d’acqua
Non ci sono fonti d’acqua potabile durante il percorso, ma se necessitate di rifornimenti potete comunque contare sul rifugio.
Speriamo di tornare presto in queste bellissime Valli e di percorrere altri itinerari nuovi. Se ci sono altre escursioni in Val d’Ultimo che volete consigliarci potete raccontarcelo qui o sui nostri social Facebook e Instagram.
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